Il romanzo L’estasi della farfalla

In questo articolo vi presento il mio ultimo romanzo, L’estasi della farfalla.

Sono sicuro che vi piacerà, perché l’opinione pubblica si è dimostrata già concorde. E’ un romanzo di elevato impatto emotivo.

Con questa storia ho voluto narrare un intenso rapporto paterno. Ho cercato di presentare la disabilità della figlia del protagonista, David, con profondo rispetto e umanità. Ai suoi occhi la sindrome di Down di Chiara Luce diventa un punto di forza anziché di debolezza, in quanto espressione di una diversità che nel corso del romanzo si manifesta come vera ricchezza portando a un esito inaspettato e felice.

Spero che L’estasi della farfalla vi coinvolga sin dalle prime pagine, trasmettendo un messaggio universale teso al superamento di pregiudizi e steoreotipi negativi.

Trama de L’estasi della farfalla

Il romanzo L'estasi della farfalla di Aldo Parisi
Il romanzo L’estasi della farfalla di Aldo Parisi

Tormentato e solitario, David è padre single di Chiara Luce, figlia diciannovenne con la sindrome di Down. Dopo anni bui, vissuti nell’inquietudine e nelle incertezze della condizione della figlia, David sente di essere di nuovo in grado di amare.

Quando conosce Diana, psicologa volontaria nella associazione cui ha iscritto la figlia, crede di avere finalmente trovato la persona che cercava.

L’ineleganza della sorpresa irrompe tuttavia nella sua vita, così la quotidianità costruita faticosamente anno dopo anno si infrange alla scoperta che Chiara Luce è incinta.

Devastato dal sospetto di una violenza perpetrata ai danni della figlia, David dovrà farsi carico, ancora una volta, di prendere una decisione che riporterà a galla i fantasmi del passato.

Quando è nata l’idea

Ogni genitore ha impresso nella mente la nascita dei propri figli, di ciò che ha vissuto, spesso tra sofferenza, apprensione o, nel migliore dei casi, semplice attesa. Ma tutto inizia ben prima, alla notizia di una nuova vita che sta crescendo, spesso accompagnata dalla sorpresa e da quell’istinto innato di dover superare ogni ostacolo.

C’è una frase di José Saramago che racchiude tutto in poche parole ed è così, in qualche modo, che mi sono sentito quando concepii l’idea del romanzo:

– Come hai saputo che sono incinta?

– Non è ancora cresciuto il ventre, ma i figli brillano già negli occhi delle madri.

Era un pomeriggio di una calda estate, mi trovavo in una spiaggia di fronte alla piazza Bad Kissingen a Marina di Massa, nella mente un argomento che, spesso, dilania l’opinione pubblica e verso il quale ognuno ha la propria idea, la propria convinzione o la propria esperienza: l’aborto.

Lì, in quel momento è nato il romanzo L’estasi della farfalla.

Il percorso del romanzo

Tutto ciò tuttavia non bastava per mettere in campo le mie opinioni, perché sapevo che alla fine, come uomo, non è che mi appartenesse in modo, per così dire, viscerale.

Non ero nemmeno convinto di fare come Don Chisciotte e intraprendere una battaglia contro i mulini a vento. Neppure i discorsi sentiti fino a quel momento da uomini e soprattutto donne mi convincevano, questo perché, per fortuna, quasi tutti non avevano vissuto l’aborto in prima persona.

In quei discorsi mi hanno colpito sempre alcune parole, come un disco che suonava la medesima sinfonia: infatti, ogni persona si trascinava dietro un vagone di “Io”, “Io”, “se fossi”, “io non lo farei”, eccetera, eccetera. Non vi nascondo che talvolta finivo di ascoltare con la nausea che mi saliva dallo stomaco perché mi rendevo conto che, nonostante tutto, mancava qualcosa.

E l’ho trovato ciò che mancava e questo grazie ad un altro tema a cui sono legato: il rapporto degli umani con la disabilità.

I mesi di gestazione

Quel pomeriggio nacque la trama del libro, mancava tuttavia ancora tanto.

Così giorni dopo mi iscrissi a un forum femminile.

In punta di piedi, ascoltai i turbamenti direttamente dalle donne che avevano vissuto l’aborto in prima persona, spesso giovani nascoste con pseudonimi per paura o per privacy. Vi assicuro che fu scioccante, perché le loro versioni erano sì eterogenee, ma ognuna lasciava una profonda ferita.

Questa è stata la parte più difficile. Sebbene per esperienza personale conoscessi parte del mondo che ruota intorno alla sindrome di Down, non ero ancora in possesso di una visione più ampia di questa condizione.

Perciò, per comprendere se la mia idea avesse fondamenta scientifiche, ho dovuto approfondire l’argomento e mi si è rivelato un mondo sconosciuto ai più, sia dal punto di vista medico che sociale.

Durante la fase di studio non sono però mancate le buone notizie (a bizzeffe a dire la verità) così come, purtroppo, quelle che sferrano un colpo nello stomaco (come la gestione della sindrome in Danimarca e Islanda).

Per quanto fosse difficile, non mi sono mai arreso. Nonostante fossi consapevole che un romanzo non sia in grado di dire tutto, mi sono focalizzato su un obiettivo preciso.

Rendere evidente che i ragazzi con la sindrome sono persone, proprio come tutti noi, con le nostre preoccupazioni e i nostri sogni. E’ nata così la storia di Chiara Luce e suo padre David.

Spero di esserci riuscito e, se ho commesso qualche errore, spero che mi perdonerete.

Perché il titolo L’estasi della farfalla

Ovviamente non è mia intenzione spiegarvi per filo e per segno il significato di questo titolo, altrimenti vi toglierei il gusto della scoperta. Posso solo dire che, dietro ogni mio testo, dal più semplice al più complesso, vi è tutto un mondo di simboli (con un significato confinato non solo al nostro Paese), da cui prendo spunto per le mie idee.

La mia è dunque una esigenza espressiva. Desidero andare ben oltre il semplice testo scritto.

Voglio suggerire al mio lettore quanto un oggetto o un essere vivente siano molto di più di ciò che si vede, di quanto la loro sostanza possa rappresentare un turbinio di emozioni e azioni a cui non sempre siamo abituati.

Dove è disponibile il romanzo L’estasi della farfalla

Piano…piano, non sono uno scrittore affermato che potete trovare in ogni libreria dell’Italia o del mondo intero.

A parte gli scherzi, il libro è disponibile in alcune librerie della Toscana e se non lo trovate potete sempre chiedere al vostro libraio di fiducia, ovunque esso sia, anche in Sicilia, indicando quale società distributrice la Libro Co. Italia, poi penserà a tutto lui.

Il romanzo è reperibile anche online nel sito della mia casa editrice Edizioni Helicon e in particolare:

In quale formato è disponibile

Alzi la mano chi ama soltanto gli ebook. Io spero pochi ed è per questo motivo che la Edizioni Helicon preferisce il cartaceo.

Volete mettere l’odore della carta appena stampata o la magia nello sfogliare una pagina, di mettere un romanzo in una libreria, riposto nella biblioteca di scuola o in un book crossing?

Diciamo che non c’è paragone.

Pertanto il libro lo trovare cartaceo e con una dimensione di 14×20 cm e ha all’incirca 226 pagine, quindi da leggere tutto d’un fiato.

Anteprima

Non potevo lasciarvi senza un breve estratto e devo confessarvi che per giorni sono stato indeciso di quale parte del testo rendervi omaggio. Non la reputo la migliore parte del libro, tuttavia rappresenta un po’ la vita di molti genitori.

“La mia vita tanto perfetta era sgattaiolata via ed ero rimasto con un piccolo, incompiuto, umido batuffolo di amore dagli occhi di mandorla” riesco a sorridere pensando a Chiara Luce.

“Da quel momento è stata tutta una arrampicata. Gli studi, Chiara Luce. La laurea, Chiara Luce. Il lavoro, Chiara Luce. La solitudine degli speciali, Chiara Luce. Crescendo, le cose andarono meglio, l’associazione, la scuola, mille difficoltà di apprendimento come rocce, continuamente scavalcate, continuamente scorticate via dal nostro cammino. Poi la scoperta della patologia al cuore di Chiara Luce. Ore, giorni, mesi di angoscia, con il cuore e la mente che andavano via. Ogni notte la osservavo dormire con l’angoscia di non riuscire più ad ascoltare la sua voce, a godere della visione di quegli occhi, temendo che la mia principessa non si fosse mai più risvegliata, preferendo un mondo di sogni alle superflue complessità di questo mondo.”

Vi auguro una buona lettura!